Un esempio di ansia da prestazione: immagina di trovarti su un palco, le luci puntate addosso, mille occhi che ti scrutano. Il cuore batte all’impazzata, le mani sudano, la mente è un vortice di pensieri negativi. Sai di dover dare il meglio, ma l’ansia ti attanaglia, ghermisce ogni tua certezza e ti sussurra all’orecchio che fallirai.
Questa è solo una delle tante immagini in cui può manifestarsi l’ansia da prestazione, un mostro invisibile che si annida nelle pieghe della nostra psiche pronto a paralizzarci di fronte a qualsiasi sfida.
Ansia da prestazione di cosa si tratta?
L’ansia da prestazione è un’esperienza comune che colpisce persone di ogni età, genere e professione. Può manifestarsi sul lavoro, durante un colloquio, un esame o una presentazione, ma anche nell’intimità di una relazione o sul campo da gioco.
Ansia da prestazione come riconoscerla?
I sintomi dell’ansia da prestazione sono tanti e diversi: dal cuore che batte a mille mani sudate e tremanti, alla nausea e al senso di vertigini. Ma è la mente il vero campo di battaglia: pensieri negativi e catastrofici ci assalgono, la nostra autostima crolla e ci sentiamo inadeguati, incapaci di affrontare la sfida che ci attende.
Perché succede?
Le cause dell’ansia da prestazione sono diverse e spesso si intrecciano tra loro. Il perfezionismo, la paura del fallimento, una bassa autostima o esperienze negative passate possono essere terreno fertile per questo mostro interiore.
Come puoi affrontare l’ansia da prestazione?
L’ansia da prestazione non è una condanna a vita. Esistono strategie e armi che possiamo usare per combatterla e liberarci dalla sua morsa soffocante.
La terapia cognitivo-comportamentale (TCC) è un’alleata preziosa.
Con la TCC impariamo a riconoscere e modificare i pensieri negativi che alimentano l’ansia, sviluppando strategie di coping per gestire le situazioni stressanti.
Tecniche di rilassamento come la meditazione o la mindfulness
Aiutano a ridurre i sintomi fisici dell’ansia e a ritrovare un senso di calma e benessere.
La mindfulness, o la pratica di prestare attenzione al momento presente senza giudizio, può essere un’arma potente contro l’ansia anticipatoria.
Ci aiuta a concentrarci sul compito da svolgere, allontanando i pensieri negativi che ci proiettano verso un futuro fallimentare.
L’esposizione graduale alle situazioni temute è un percorso coraggioso ma necessario.
Affrontare le nostre paure passo dopo passo ci aiuta a desensibilizzarci all’ansia e a guadagnare fiducia nelle nostre capacità.
Il sostegno sociale o chiedere aiuto ad un professionista.
Parlare con amici, familiari o uno psicologo ci aiuta a sentirci meno soli e ad affrontare le nostre difficoltà con maggiore forza.
Non aver paura di chiedere aiuto
L’ansia da prestazione è un ostacolo comune, ma non invincibile. Con le giuste armi e il giusto supporto, puoi sconfiggerla e conquistare il tuo palcoscenico.
Un professionista può guidarti in questo percorso di liberazione, aiutandoti a sviluppare le strategie e la forza interiore per affrontare le tue paure e vivere una vita libera dall’ansia.
Ne parlo anche in questo articolo di Clebs: Ansia da prestazione, combatterla si può
Dott. Marco Marchini Psicologo Empoli
Fonti
Performance Anxiety: 15 Symptoms, Causes, and Treatments